#351 Se accadesse oggi

Il fatto, di per sé è assai semplice e si potrebbe riassumere in poche parole. Se accadesse oggi, magari a Belluno, chissà se il Gazzettino o il Corriere delle Alpi si prenderebbero il disturbo di scriverne. Nella migliore delle ipotesi, a essere ottimisti e a patto che non ci fossero notizie più importanti come un furto al supermercato o una corsa campestre, forse si potrebbe leggere qualche riga in cronaca, dopo lo sport. Se lo pubblicassero, l’articolo potrebbe essere simile a quanto segue.

E’ accaduto ieri notte. Una coppia di extracomunitari assai male in arnese: una donna di nome Maria, casalinga, e suo marito Giuseppe, dichiaratosi falegname, non avendo trovato posto in alcuno degli alberghi cittadini (ma chissà se l’avevano cercato davvero… n.d.r.), è riparata nella casupola semidiroccata del sig. *** il quale la adibiva a stalla per un bue ed un asinello di sua proprietà.  Quando il nostro concittadino, avvisato del fatto da un pastore che passava di lì con il proprio gregge, è andato alla stalla per rivendicarne la proprietà e cacciare gli intrusi, si è trovato di fronte ad un fatto inatteso. La donna, che evidentemente era incinta (anche se il marito Giuseppe ha dichiarato che lui non se n’era accorto…), aveva appena partorito un pargoletto cui è stato dato il nome di Salvatore.

Ecco quel che succede a lasciare aperte le frontiere”, ha dichiarato il sig. *** non appena il vostro redattore è giunto sul posto. “Questi extracomunitari arrivano qui senza arte ne parte, attirati dal miraggio di un lavoro che non c’è, fanno figli come conigli, tanto poi glieli manteniamo noi. E intanto il governo che cosa fa? Fa schifo, ecco cosa fa! Quelli pensano soltanto ai fattacci loro, altro che occuparsi dei nostri problemi!”.

E’ stato in quel momento che è comparsa la luce. Qualcuno doveva aver portato una torcia di quelle potenti, o effettuato un collegamento volante, fatto sta che una luce molto forte, illuminava la casupola come fosse giorno. Attirati dalla luce sono cominciati ad arrivare in tanti, per lo più poveracci, ma anche dei gran signori, chiaramente extracomunitari pure loro, ma con abiti sfarzosi, mantelli e turbanti. Il sig. *** aveva un diavolo per capello. “Cosa ci fa tutta ‘sta gente nella mia proprietà? Ve ne volete andare, si o no? O devo chiamare i carabinieri?” Parole al vento.

PS
Qualcosa del genere era accaduta duemila anni fa, non a Belluno, ma in un paesino dal nome più esotico: Betlemme, e ancora se ne parla. La vicenda, però, ancora oggi, ognuno la racconta a modo suo. Guardate, per esempio, con quanti diversi punti di vista lo stesso fatto, la nascita del bambino Salvatore, figlio di due extracomunitari indigenti, viene narrata nel paese di Mura, frazione di Cison di Valmarino. Tutte le foto, tranne l’ultima, vengono da lì. L’ultima, invece, è stata scattata qualche tempo fa a casa del mio amico Alfonso Lentini. Un altro punto di vista.

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